11 aprile 2007

amarene alle lacrime

credo che le cocinelle scappino all'inverno come le margherite tentino di schivare i miei passi. oggi pensavo questo mentre passeggiavo tra le margherite. povere mi dicevo, inchiodate a terra da quelle maledette radici, ondeggiano sperando che una folata di vento le faccia pendere dalla parte opposta a quella dei miei passi, io in punta di piedi cerco di schivarle ma qualche vittima la faccio. mi sorride il prato bianco e giallo, le cortecce degli alberi nascondono sempre una cocinella come i silenzi nascondono sempre tante parole...basta scavare. apro la scatoletta e trovo solo parole sparse, confuse parole amare in acqua salata, confettura di parole alle lacrime. che cazzo ci posso fare? io niente. io più niente. avrei mangiato quelle amarene, ne ho mangiate in vita mia di più amare. queste sono diverse, queste bruciano e bruciano sempre.

ogni mattina me le ritrovo sul tavolo come a ricordarmi di prendere la medicina.

...questa non mi piace.
per niente. io non la voglio più quella medicina. io volevo le fragole e mi ritrovo le amarene salate...le fragole sono per capirossi.

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