03 aprile 2007


ma chi avrebbe pensato di vedere quello che ho visto.
l'ultima cosa che avrei voluto vedere e invece...eccola li. anzi. eccoli li.
una giacca bianca da motociclista, quelle giacche che mi hanno sempre fatto schifo e non so ancora oggi se è per quello che mi fa ancora più schifo, l'abito non fa il monaco e si stava meglio quando si stava peggio e vaffanculo alle frasi fatte..
un'altra giacca bianca e rossa. insieme sotto un'unico ombrello.
a me la pioggia...io volevo la pioggia.

ma non era il compleanno di tuo padre?
forse si.

ma chi voleva vedere quello che ho visto?
io no.
già mi bastava sapere, quello mi bastava.
e invece no. qualcuno da lassù me li ha messi davanti ancora. e spero un giorno di dire grazie.
grazie per avermi dato la forza di andare avanti, di camminare oltre, oltre oltre oltre.
perchè io sono vivo, si sono vivo, ancora vivo, mi ripetevo quello, quello mi ripeto ancora oggi.
cazzo sono ancora vivo.

mani che tremano
gambe che non reggono
e respiri che faticano a riempire.

tre ore in giro a vuoto. tre ore a cercare un filo d'aria, un panchina per reggermi e le tue parole a riempirmi il cuore, grazie Alda.
sto vivendo e mi accorgo che la morte ha un non so chè di vitale.

morire è strano, lascia sorrisi isterici, immagini sdoppiate, la testa gira e sembra di non essere nient'altro che un corpo a spasso tra sassi e foglie. cazzo quanto ho camminato!

domenica sono morto.
oggi porto a spasso i vestiti.
domani mi allatterò
passato domani imparerò a camminare
tra un anno potrò parlare.

per ora scrivo.

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